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Decreto bollette, Cna Pesaro Urbino: «25 mila imprese della provincia escluse dai benefici»


PESARO – Oltre 25mila imprese della provincia di Pesaro e Urbino saranno escluse dai benefici sulla riduzione dei costi previsto dal decreto sulle bollette dell’energia. Lo afferma la CNA provinciale che pure considera il decreto come un segnale di attenzione nei confronti del sistema produttivo ma che esclude migliaia di attività. Si tratta di micro e piccole imprese che già si fanno carico di 6 miliardi di euro l’anno di oneri generali di sistema: il 50% del totale.

CNA di Pesaro e Urbino, sulla base anche della linea espressa da CNA nazionale alla Commissione attività produttive della Camera in merito al decreto bollette, chiede di estendere la misura alle imprese con potenza installata inferiore a 16,5 kW.

«CNA – sostiene inoltre il direttore della CNA di Pesaro e Urbino, Claudio Tarsi – rileva che pur apprezzando l’intervento del Governo l’impatto dell’azzeramento della componente Asos è modesto a fronte dell’aumento del 44% dei costi energetici negli ultimi mesi. Le Pmi con potenza superiore a 16,5 kW registreranno comunque un incremento delle bollette intorno al 35%».

«Per questo come CNA – aggiunge Tarsi – sollecitiamo maggiore concorrenza sui mercati energetici poiché i benefici della riduzione dei prezzi sui mercati all’ingrosso non si trasferiscono sulle bollette di imprese e famiglie. Altra criticità è rappresentata dalle dinamiche per la formazione dei prezzi sul mercato, ancora fortemente influenzate dai costi dell’energia prodotta da fonti fossili. Un processo che non valorizza l’energia da fonti rinnovabili che vanta minori costi di generazione».

CNA coglie l’intento positivo del decreto che prevede una riserva del 50% alle risorse che confluiranno nel Fondo sociale per il clima a favore di famiglie e micro imprese vulnerabili (circa 3,5 miliardi), ma ritiene che i tempi prevedibilmente lunghi per l’attuazione della misura non sono coerenti con le esigenze immediate di tutela delle imprese più piccole. Infine la Confederazione sottolinea che la definizione di micro impresa vulnerabile è prevista dal Regolamento UE risulta incerta in quanto non sono previsti criteri stringenti per individuare tale tipologia di imprese.

Per rispondere alla crescente richiesta di riduzione dei costi, CNA di Pesaro e Urbino, in collaborazione con CNA Ancona, ha attivato uno sportello Energia e dato vita ad una Unione d’Acquisto Energetico Coordinato che consente di accedere a prezzi riservati non solo alle aziende energivore ma soprattutto alle piccole e medie imprese grazie alla prenotazione all’ingrosso dell’energia elettrica e del gas naturale necessarie all’attività degli associati.





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