Il MiC istituisce il Fondo Imprese Culturali e Creative 2021-2027


Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia: sono queste le sette regioni del Mezzogiorno che potranno beneficiare del Fondo Imprese Culturali e Creative 2021-2027 (Fondo ICC 2021-2027), nuovo strumento finanziario destinato a sostenere lo sviluppo del tessuto imprenditoriale culturale e creativo.

Il Fondo mira a rafforzare i settori legati alla valorizzazione del patrimonio culturale e alla creatività, promuovendo la nascita di nuove imprese e il consolidamento di quelle esistenti. È rivolto a micro, piccole e medie imprese, oltre che ai soggetti del Terzo Settore, attivi, tra le altre, nella filiera dell’audiovisivo (cinema, televisione, videogiochi, software, multimedia, radio).

Il Fondo ICC 2021-2027 è stato istituito con il Decreto Ministeriale 20 marzo 2025, n. 72, nell’ambito del Programma Nazionale Cultura 2021-2027, con una dotazione di 151,7 milioni di euro ed è finalizzato a sostenere le piccole e medie imprese, a sostenere nuovi posti di lavoro, a promuovere l’innovazione e a favorire l’integrazione tra filiere culturali e creative nelle 7 regioni del Mezzogiorno.

Con questo nuovo strumento, il Ministero della Cultura intende offrire un impulso concreto alla crescita e all’innovazione dei settori culturali e creativi nelle sette Regioni del Mezzogiorno individuate dal Programma, promuovendo occupazione, inclusione e valorizzazione del patrimonio identitario”, si legge nella nota del Ministero.

Sono finanziabili progetti di investimento fino a 2,5 milioni di euro con una combinazione di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto comprendenti spese per investimenti materiali e immateriali, servizi e capitale circolante. L’attuazione del Fondo è affidata all’Autorità di Gestione del PN Cultura, affiancata dal Dipartimento per le attività culturali – Direzione Generale Creatività Contemporanea, responsabile anche della redazione e pubblicazione degli Avvisi pubblici. La gestione operativa e amministrativa delle misure agevolative è affidata a un Soggetto Gestore, designato quale Soggetto Beneficiario dell’Operazione, ai sensi dell’Art. 2 del Regolamento (UE) 2021/1060.



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