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«Anfiteatro di Cagliari, spettacoli tra due anni»


Non arrivano mai in ritardo a un appuntamento, i cagliaritani e i turisti che, lungo la strada, si fermano ad ammirare dall’interno il maestoso Anfiteatro romano. La passerella dentro il magnifico monumento sarà lunga sì e no cinquanta metri, e subito un cancello sempre chiuso è il chiaro segnale che la festa finisce là e subito si esce in viale Sant’Ignazio da Laconi: dentro e fuori in pochi minuti, non a caso il biglietto d’ingresso intero per il tour guidato costa appena tre euro, che si riducono a due per gli anziani.

Cominciano i lavori

Ma non sarà sempre così, e qui ci sono due note importanti: la prima è che presto inizieranno i cantieri per rendere visitabile il monumento del II secolo dopo Cristo, nei cui cunicoli trovarono riparo dagli spezzonamenti i cagliaritani durante la Seconda guerra mondiale. La seconda nota è musicale: l’ultima era risuonata nel 2010 e proveniva dall’impianto di amplificazione di Elio e le Storie Tese, gli ultimi a essersi esibiti nel monumento principe di Cagliari prima che la musica finisse, gli amici se ne andassero e l’Anfiteatro fosse lasciato solo. Ma tornerà a fare il suo mestiere: il palcoscenico.

Oltre la passerella

Entro l’estate, garantisce l’assessora comunale alla Cultura, Maria Francesca Chiappe, le note musicali ancora non ci saranno, ma foto e video di turisti più interessanti di quelle odierne, invece sì. Dopo aver rimosso tempo fa enormi quantità di rifiuti fin dentro i cunicoli, apre un cantiere finanziato dalla Regione con un contributo da duecentomila euro. Il progetto esecutivo c’è, l’impresa sta per mettere mano al monumento in modo che almeno le visite turistiche siano garantite immergendosi nel monumento, e non dopo soli cinquanta metri di passerella con vista cancello.

Il ritorno degli show

Importante? Molto, ma non è solo a quel cantiere che guarda l’assessora alla Cultura: il più importante è quello che, prossimo all’apertura, in due anni restituirà l’Anfiteatro romano ai fasti degli anni Ottanta fino al 2010, quando l’arena ospitava gli spettacoli musicali e di ballo, quelli teatrali, le opere e i concerti di ogni tipo, spesso organizzati da impresari esterni che prendono “a nolo” il monumento. E no, niente pubblico sui gradoni millenari: come negli ultimi anni di attività, palco e pubblico saranno giù, in piano. «Per questi lavori», precisa Chiappe, «il Comune ha a disposizione quattro milioni di euro di fondi Pon. Poi ci sono 292mila euro e altri 200mila di fondi regionali: «Non è da considerare un cantiere distinto dall’altro che inizierà molto presto per concludersi entro l’estate, il quale anzi sarà una parte dell’intero progetto», conclude l’assessora alla Cultura del Comune. Dunque, lavori paralleli per non perdere altro tempo, e già nell’estate alle porte – anche se non all’inizio – le visite guidate consentiranno ai turisti di ammirare una fetta assai più grande di questo monumento. E, come sarà giusto, il biglietto non sarà più quello simbolico di tre euro che oggi consente la “toccata” e fuga in vigore.

La rete

«Immagino l’Anfiteatro romano non come un monumento a sé», fa subito sapere l’assessora Chiappe, «bensì come capofila di una serie di attrattive come l’ex carcere di Buoncammino e i musei nel quartiere di Castello: tutti insieme faranno l’offerta turistica». L’Anfiteatro, nella visione di Chiappe, dovrà essere il fiore all’occhiello dei monumenti cagliaritani e anche un luogo per cultura e spettacoli, quindi aperto spesso anche la notte. D’altra parte, è esattamente il momento in cui si sogna.

Luigi Almiento

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