NAB Australia supera le stime sugli utili e segnala rischi legati alle tensioni commerciali globali

National Australia Bank (NAB), il principale prestatore alle imprese del Paese, ha registrato nella prima metà dell’anno utili cash superiori alle attese e ha indicato le crescenti tensioni commerciali globali come una delle principali fonti di incertezza e rischio al ribasso.

«Sebbene gli esiti rimangano altamente incerti, la solida posizione di partenza dell’economia australiana offre margine per una politica monetaria più espansiva, al fine di sostenere la ripresa di fronte a potenziali venti contrari», ha dichiarato NAB in un comunicato.

I mercati stanno attualmente prezzando un ulteriore taglio di 25 punti base del tasso da parte della Reserve Bank of Australia nella riunione del 20 maggio.

NAB ha riportato utili cash per 3,58 miliardi di dollari australiani (2,33 miliardi di dollari USA) nei sei mesi conclusi il 31 marzo, rispetto ai 3,55 miliardi dell’anno precedente e alla stima di consenso di Visible Alpha pari a 3,48 miliardi.

Una gestione disciplinata dei costi, la solidità nei prestiti alle imprese e la crescita dei depositi dei clienti hanno sostenuto la performance operativa della banca nel primo semestre.

I volumi dei prestiti ipotecari sono aumentati del 3,2%, mentre la divisione business e private banking ha registrato una crescita dei prestiti del 5,9%.

NAB, che è anche il terzo maggior erogatore di mutui del Paese, ha comunicato che il margine di interesse netto — un indicatore chiave della redditività — si è attestato all’1,70% per il periodo, rispetto all’1,72% dell’anno precedente e alla stima Visible Alpha di 1,69%.

Escludendo l’impatto dell’area mercati e tesoreria, il margine sottostante è diminuito di 3 punti base, principalmente a causa dell’aumento dei costi di deposito, delle pressioni concorrenziali, dei maggiori costi di finanziamento e delle variazioni nella composizione dei depositi, soprattutto in Australia.

NAB ha dichiarato un dividendo intermedio di 85 centesimi australiani per azione, in lieve aumento rispetto agli 84 centesimi per azione dell’anno precedente.

($1 = 1,5380 dollari australiani)