Relazione 2024 sull’Unione Bancaria approvata dal Parlamento UE


Il Parlamento europeo, con risoluzione dell’8 maggio 2025, ha approvato la relazione annuale 2024 sull’Unione bancaria, che si concentra maggiormente sulle sfide per l’UE e il Parlamento europeo, come indicato nel nuovo mandato della Commissione, in particolare le priorità dell’UE per promuovere la competitività, rafforzare il mercato unico europeo e stimolare la crescita economica.

Nella relazione si evince che l’UE si trova attualmente a un punto di svolta, che ne determinerà il futuro economico nei prossimi decenni: le relazioni del 2024 di Enrico Letta e Mario Draghi sottolineano che l’UE ha bisogno di un’importante inversione di tendenza per poter competere con gli Stati Uniti o la Cina.

In tale contesto, l’Unione bancaria costituisce una pietra angolare della competitività: un’Unione bancaria rafforzata consentirà all’UE di generare il capitale necessario per preparare l’economia europea al futuro.

Le banche dell’UE svolgono un ruolo fondamentale nel finanziamento degli investimenti necessari, in quanto i prestiti bancari sono ancora la principale fonte di finanziamento esterno per le imprese; tuttavia, le banche dell’UE risentono di una redditività inferiore rispetto alle loro controparti statunitensi, a causa dei troppi ostacoli normativi e di un’Unione bancaria incompleta: per finalizzare l’Unione bancaria è infatti necessario un settore bancario solido e competitivo.

La relazione 2024 sullo stato dell’Unione bancaria contiene osservazioni e raccomandazioni circa lo stato attuale dell’Unione e i futuri interventi migliorativi della Commissione a livello di proposte normative, che potrebbero contribuire a rafforzare ulteriormente l’Unione bancaria, in relazione ai diversi aspetti ed alle diverse aree, tra cui, in estrema sintesi:

  • l’importanza della stabilità finanziaria
  • la necessità di un aumento della competitività delle banche UE e, al contempo il miglioramento dell’accesso ai finenziamenti per le PMI e le start-up
  • l’essenzialità per le banche UE di puntare sempre sulla cyberesilienza
  • l’importanza per le banche di uscire dal mercato russo il prima possibile, e delle Autorità di vigilanza di vigilare in questo senso
  • la creazione di una giurisdizione distinta per le banche dell’UE con importanti operazioni transfrontaliere
  • la revisione del quadro della cartolarizzazione per rafforzare i mercati europei e l’introduzione dei titoli garantiti europei come strumento di finanziamento a doppia rivalsa per le PMI per i finanziamenti a lungo termine
  • l’importanza di garantire l’alfabetizzazione finanziaria e un elevato livello di protezione dei consumatori 
  • portare avanti i progressi compiuti dalla BCE con l’euro digitale
  • porre rimedio all’incapacità di alcuni istituti finanziari di assicurare l’equilibrio di genere, in particolare negli organi di amministrazione
  • rimediare alla mancanza di chiarezza sull’attuazione delle norme di Basilea III in alcune altre giurisdizioni: la Commissione dovrebbe quindi valutare se cambiamenti mirati potrebbero contribuire a mantenere la competitività internazionale delle banche dell’UE senza indebolirne la resilienza
  • la necessità di applicare il principio di proporzionalità nella vigilanza bancaria, garantendo che l’intensità della regolamentazione sia adeguata alle dimensioni, al profilo di rischio e al modello di business degli istituti, tenendo conto nel contempo del ruolo territoriale essenziale svolto dalle banche più piccole e delle loro caratteristiche specifiche
  • l’importanza di una gestione prudente dei rischi e di porre in essere adeguati accantonamenti
  • aumentare le riserve macroprudenziali, in quanto gli attuali livelli di redditività del settore bancario possono offrire tale opportunità e contribuire a preservare la resilienza del settore bancario
  • l’importanza dell’istituzione della nuova Autorità per la lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo (AMLA)
  • la necessità di consolidare la resilienza degli intermediari finanziari non bancari, anche elaborando strumenti normativi e di vigilanza specifici
  • l’essenzialità della vigilanza sui rischi collegati alle cripto-attività
  • il ruolo dei requisiti minimi sufficienti per i fondi propri e le passività ammissibili (MREL), fondamentali per un quadro di risoluzione credibile e per garantire che le autorità di risoluzione dispongano di sufficiente flessibilità per applicare efficacemente le strategie di risoluzione necessarie in una specifica situazione di crisi
  • l’importanza non più rinviabile di portare avanti i negoziati su un sistema europeo di assicurazione dei depositi, tenendo conto di determinate specificità nazionali e di preservare i sistemi ben funzionanti per le banche più piccole già in vigore in alcuni Stati membri, come i sistemi di tutela istituzionale, in modo da garantire condizioni di parità nell’Unione bancaria.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link