Carifermo, i numeri non mentono: più credito alle famiglie e raccolta in crescita. Palma confermato, nel Cda entra Oronzo


di Raffaele Vitali

FERMO – Per restare indipendenti, c’è solo una strada: funzionare. Ed è quello che fa, dalla sua nascita, la Carifermo. Piccolo sulla carta, visto che il sistema creditizio è sempre più nelle mani di pochi grandi gruppi, l’istituto di credito si rafforza con i numeri e un Cda solido e coeso. A conferma, l’elezione all’unanimità del board che guiderà la Carifermo nei prossimi tre anni.

A rendere solida la banca è innanzitutto la raccolta che prosegue la sua crescita anche in questo complesso periodo economico generale. Quella totale ha raggiunto i 3miliardie 879 milioni di euro, con un aumento del 7,2%. All’interno, brilla la raccolta diretta, che ha toccato i 2103 milioni, ma anche l’incremento del risparmio assicurativo e previdenziale, una delle voci che più fa gola al mondo delle banche e delle assicurazioni.

Un terzo di quanto raccolto la banca lo ha rimesso in circolo, gli impieghi economici lordi sono cresciuti dell’1,6% e sono arrivati a 1263 milioni, quasi tutti crediti in bonis, ovvero solvibili e non considerati deteriorati. Questi ultimi continuano a scendere, a riprova della capacità della banca di selezionare gli interventi, ma anche la capacità di recupero, visto che anno su anno sono diminuiti del 40%.

Un ulteriore dato che conferma la salute della Carifermo è il Cet ratio 1. Dietro questa sigla si cela un parametro fondamentale a livello europeo, visto che per la Bce deve essere almeno all’8%. Indica la solidità dell’istituto di fronte ai  rischi, ovvero la gestione di prestiti e altre attività finanziare. Bene, la banca guidata da Alberto Palma è al 23,8%.

Ma sicurezza non significa inazione, soprattutto per chi si vanta di essere la banca del territorio, quella più vicini al sistema economico. “Sono cresciute – spiega il Cda – le nuove erogazioni di prestiti a famiglie e imprese che toccano i 340 milioni di euro. questo bilancio premia esperienza e professionalità che rispondono alle necessità più attuali”.

Tutto questo rafforza la scelta strategica dell’istituto, ovvero la nomina del Cda. Che viene confermato in gran parte a cominciare dalle due figure apicali, il presidente Alberto Palma e il vice Renato Torquati. “Siamo una banca che svolge un ruolo di prossimità, consolidato nel tempo e capace di raccogliere sempre i bisogni di risparmiatori e attività produttive, interpretandone al meglio le istanze e di rafforzarsi nei suoi tradizionali territori ed allargarsi verso nord, nel capoluogo regionale, grazie alla nuova agenzia di Ancona” aggiunge Palma.

Al loro fianco ci sono Maria Costanza, Eleonora Cutrini, Emilio Lanciotti, Oronzo Mauro, Marchetto Morrone Mozzi, Lucia Montanini, Andrea Livio e Giuseppe Malvetani. Scorrendo i nomi, due sono le novità che prendono il posto di Brianza e Sassetti: Maria Costanza, avvocato milanese e docente di diritto privato, e Oronzo Mauro, ingegnere montefiorano CEO di un’azienda del gruppo NEXI operante nel campo dei sistemi informativi, nonché protagonista pochi anni  fa come ospite della Pagella d’Oro. Il Collegio Sindacale è presieduto da Stefano Cominetti, affiancato da Manola Illuminati e Roberto Angeletti.

Sul campo a dirigere 51 filiali e dipendenti c’è Ermanno Traini, il direttore generale confermato al suo posto: “Questa banca ha nel capitale umano la sua forza, persone che con competenza ed impegno hanno affrontato le tante situazioni emerse da un contesto sempre più complesso, dimostrando una professionalità ed una capacità di rispondere prontamente alle esigenze delle tante famiglie e imprese che si rivolgono a Carifermo”.

Il bilancio promuove anche le scelte, incluse quelle di crescita sui territori dove si è arrivati a 70 punti tra bancomat e aree self, che garantiscono u servizio h24 nelle province di Fermo, Macerata, Ascoli Piceno, Ancona, Teramo, Pescara e Roma.





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