La commissaria europea all’Allargamento Marta Kos ha dichiarato che si sta valutando se procedere con il pagamento per la Serbia: ecco i motivi
L’Unione Europea sta attualmente valutando la sospensione dei fondi destinati alla Serbia, una questione sollevata dalla commissaria europea all’Allargamento, Marta Kos. Durante un’audizione presso le commissioni Esteri e Bilanci del Parlamento europeo, Kos ha evidenziato l’importanza per Belgrado di allinearsi completamente con la politica estera e di difesa dell’Unione. Questo allineamento è considerato essenziale per il futuro dell’adesione della Serbia all’Ue.
La mancanza di progressi significativi
Kos ha sottolineato che, nonostante le dichiarazioni di apertura al dialogo da parte del governo serbo, non sono stati compiuti progressi significativi dal dicembre scorso, nonostante le promesse di riforme. Questo scenario mette in discussione l’impegno della Serbia verso l’integrazione europea, un aspetto cruciale per il suo futuro politico e sociale.
Un richiamo al passato
La commissaria ha richiamato l’attenzione su un evento storico cruciale: il 9 maggio 1945, giorno della vittoria nella Seconda Guerra Mondiale. Ha messo in evidenza come la Serbia di oggi non possa ignorare il contesto geopolitico attuale, specialmente in relazione agli eventi in Europa e al ruolo della Russia. Questo richiamo ha un significato simbolico forte, poiché Kos ha avvertito che sarebbe difficile giustificare un sostegno alla Serbia nel caso in cui il presidente Aleksandar Vučić decidesse di recarsi a Mosca.
Un bivio per il futuro europeo della Serbia
La posizione della commissaria riflette le preoccupazioni dell’Unione Europea riguardo alla stabilità della regione e alla crescente pressione sui leader serbi affinché dimostrino un impegno concreto verso l’integrazione europea. La commissaria ha notato che gli Stati membri e il Parlamento europeo condividono una visione unitaria su questa questione. La posizione di Bruxelles verso Belgrado si caratterizza quindi per un mix di fermezza e necessità di dialogo, mentre i fondi europei, cruciali per il sostegno economico e sociale della Serbia, rimangono in sospeso. La situazione attuale rappresenta un bivio per il futuro europeo della Serbia, che dovrà affrontare sfide significative per dimostrare la sua volontà di seguire il percorso di integrazione nell’Unione.
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