Scadenze fisco dal 16 al 31 maggio 2025







Il mese di maggio 2025 si presenta particolarmente ricco di appuntamenti per imprese, lavoratori autonomi e titolari di partita IVA. Diverse scadenze fiscali si concentrano entro il 16 maggio, data cruciale per versamenti relativi a IVA, ritenute, acconti IRPEF e Digital Tax.

A seguire, sono previsti ulteriori adempimenti come l’invio degli elenchi Intrastat posticipato al 26 maggio e il termine per il deposito del bilancio d’esercizio al Registro delle Imprese entro il 30 maggio.

16 maggio 2025: adempimenti da parte dei sostituti d’imposta

Entro venerdì 16 maggio 2025, i soggetti che agiscono come sostituti d’imposta sono tenuti a effettuare il versamento mensile delle ritenute fiscali operate nel mese di aprile 2025. L’obbligo riguarda le ritenute effettuate su:

  • retribuzioni e altri compensi assimilabili a lavoro dipendente,
  • prestazioni di lavoro autonomo svolte da liberi professionisti, artisti, inventori e collaboratori occasionali,
  • provvigioni,
  • corrispettivi relativi all’assunzione di obblighi di fare, non fare o permettere.

Il pagamento deve essere eseguito esclusivamente in modalità telematica, utilizzando il modello F24. È possibile avvalersi di un intermediario abilitato per il completamento dell’operazione.

Inoltre, sempre il 16 maggio, è fissata la scadenza per il versamento dell’imposta sostitutiva dell’Irpef, nonché delle addizionali regionali e comunali, dovute sulle somme erogate nel mese precedente ai lavoratori, collegate a premi di risultato o a incrementi di produttività, efficienza, qualità, redditività e innovazione.

16 maggio: terza rata del saldo IVA 2024

Il 16 maggio 2025 rappresenta la scadenza entro cui i contribuenti IVA che hanno scelto di rateizzare il saldo dell’imposta dovuta per l’anno fiscale 2024 devono provvedere al pagamento della terza rata.

Per questa rata, l’importo da versare deve essere aumentato dello 0,66%, in quanto ogni rata successiva alla prima prevede una maggiorazione dello 0,33% per ogni mese di differimento.

L’adempimento riguarda tutti i titolari di partita IVA che hanno optato per la dilazione del saldo IVA emerso dalla dichiarazione annuale.

Il versamento va eseguito esclusivamente per via telematica, utilizzando il modello F24. Le opzioni disponibili includono:

  • i servizi online dell’Agenzia delle Entrate F24 web o F24 online (tramite i portali Fisconline o Entratel);
  • oppure, nel caso di modelli F24 con saldo diverso da zero, è possibile utilizzare i servizi di internet banking offerti da banche, Poste Italiane o agenti della riscossione abilitati;
  • in alternativa, ci si può affidare a un intermediario abilitato (es. commercialista o CAF).

Nel modello F24 devono essere specificati i seguenti codici tributo:

  • 6099: per il versamento dell’IVA risultante dalla dichiarazione annuale;
  • 1668: per il calcolo degli interessi legati al pagamento rateale delle imposte erariali.

16 maggio: IVA, versamenti mensili e trimestrali

Il 16 maggio 2025 rappresenta una data importante per i titolari di partita IVA:

  • chi effettua la liquidazione IVA su base mensile deve versare l’imposta relativa alle operazioni effettuate nel mese di aprile 2025;
  • coloro che adottano la liquidazione trimestrale devono versare l’IVA dovuta per il primo trimestre 2025 (gennaio-marzo). È importante ricordare che, in questo caso, l’importo da versare è maggiorato dell’1% a titolo di interesse, come previsto dalla normativa vigente.

Va ricordato che i contribuenti possono optare per la liquidazione IVA su base trimestrale se, nell’anno solare precedente, hanno registrato un fatturato annuo:

  • fino a 500.000 euro per professionisti, lavoratori autonomi e imprese che offrono servizi;
  • fino a 800.000 euro per le imprese che svolgono attività diverse da quelle di servizio, come la vendita di beni.

La scelta della liquidazione trimestrale deve essere indicata nella prima dichiarazione IVA annuale utile, presentata dopo aver effettuato l’opzione. Una volta effettuata, la modalità rimane valida per l’anno in corso e prosegue negli anni successivi, salvo revoca da parte del contribuente o perdita dei requisiti, ad esempio per superamento delle soglie di fatturato previste.

Il pagamento deve essere effettuato utilizzando il modello F24 in modalità telematica. È possibile procedere direttamente attraverso i servizi online dell’Agenzia delle Entrate o avvalersi di intermediari abilitati.

Codici tributo da utilizzare:

  • 6004: per il versamento dell’IVA mensile di aprile 2025;
  • 6031: per il versamento dell’IVA del primo trimestre 2025 (per i contribuenti trimestrali).

16 maggio: secondo acconto per Redditi 2024 Persone fisiche

I lavoratori autonomi titolari di partita IVA che, nel corso del 2023, hanno dichiarato ricavi o compensi pari o inferiori a 170.000 euro e che hanno scelto di usufruire della proroga con pagamento frazionato, sono tenuti a versare la quinta e ultima rata del secondo acconto IRPEF relativo al 2024. Questo importo è determinato sulla base di quanto emerge dal modello Redditi Persone Fisiche 2024.

È importante sottolineare che la proroga riguarda solo le imposte sui redditi, mentre non si applica al versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, né ai premi assicurativi dovuti all’INAIL (Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro).

Ricordiamo inoltre che i contribuenti interessati avevano la possibilità di scegliere tra due modalità: pagare il secondo acconto in un’unica soluzione oppure suddividerlo in cinque rate mensili di uguale importo, da gennaio a maggio 2025.

16 maggio: versamento Digital tax

Il 16 maggio 2025 rappresenta una data chiave per le aziende tenute al pagamento della Web Tax, ovvero l’imposta italiana sui servizi digitali. Entro questo termine, tali imprese devono effettuare il versamento del saldo dovuto per l’anno fiscale 2024, seguendo le regole precedenti che stabilivano il pagamento in un’unica rata.

La Digital Service Tax (imposta sui servizi digitali) viene applicata con un’aliquota del 3% sui ricavi generati da specifiche attività svolte tramite piattaforme online. In particolare, la tassazione riguarda i proventi derivanti da:

  • la diffusione di pubblicità mirata agli utenti tramite una piattaforma digitale,
  • la gestione di interfacce digitali multilaterali, ovvero strumenti online che permettono agli utenti di interagire tra loro, anche per facilitare transazioni di beni o servizi,
  • la trasmissione e condivisione di dati ottenuti tramite l’utilizzo delle stesse piattaforme da parte degli utenti.

In sostanza, rientrano nell’ambito della Digital tax le attività pubblicitarie online (come banner o annunci sui social media), i servizi offerti da marketplace e piattaforme digitali, nonché il trattamento e la vendita di dati generati dagli utenti durante la navigazione.

L’obbligo di versamento riguarda le imprese che, attraverso le attività digitali descritte, generano ricavi in Italia, a condizione che nel corso dell’anno precedente:

  • abbiano realizzato un fatturato globale pari o superiore a 750 milioni di euro (sia come singola azienda sia come gruppo aziendale);
  • abbiano ottenuto proventi rilevanti da servizi digitali erogati nel territorio italiano.

26 maggio: Intrastat

A causa della coincidenza della scadenza ordinaria con una giornata festiva, il termine per l’invio degli elenchi Intrastat relativi alle operazioni di aprile 2025 è posticipato a lunedì 26 maggio.

L’obbligo riguarda gli operatori economici che effettuano scambi intracomunitari di beni o servizi e che, per il volume delle operazioni, sono tenuti alla presentazione mensile degli elenchi Intrastat.

La presentazione degli elenchi deve avvenire esclusivamente per via telematica, utilizzando:

  • il Servizio Telematico Doganale E.D.I. dell’Agenzia delle Dogane;
  • i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate,

È possibile avvalersi di intermediari abilitati per l’invio.

30 maggio: deposito del bilancio al Registro Imprese

Nel quadro delle normali scadenze previste per l’approvazione e la presentazione del bilancio annuale relativo all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2024, le società sono tenute a depositare presso il Registro delle Imprese tutta la documentazione necessaria entro il 30 maggio 2025.

Il deposito deve includere:

  • il bilancio approvato dall’assemblea dei soci,
  • il verbale dell’assemblea di approvazione,
  • le relazioni redatte dagli organi amministrativi e di controllo, ove previsti.

In base a quanto stabilito dall’art. 2435 del Codice Civile, la normativa prevede che il bilancio, con i relativi allegati, debba essere presentato entro 30 giorni dalla data in cui è stato approvato.

Va inoltre ricordato che:

  • se la scadenza cade di sabato o domenica, si considera valido il primo giorno lavorativo successivo;
  • nel caso in cui l’approvazione avvenga in seconda convocazione, i 30 giorni decorrono da quella data, non dalla prima.

Quindi, per un bilancio approvato in assemblea il 30 aprile 2025, la scadenza per il deposito sarà venerdì 30 maggio 2025.



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