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Secondo Statista, nel 2024 il Marocco aveva il quinto PIL più alto dell’Africa.
Allo stesso tempo, S&P Global Ratings ha migliorato il rating del Paese a BB+ con outlook positivo, sostituendo il precedente outlook stabile. Il Paese possiede così il terzo rating più alto del continente, dopo Botswana e Mauritius, che sono le uniche nazioni ad aver raggiunto lo status di “investment grade”.
Secondo S&P, il rating BB+ indica l’aspettativa che “il regno rafforzerà il suo track record nell’implementazione delle riforme per sostenere la crescita e ridurre i deficit.”
Ciò è in linea con gli sforzi consapevoli del Paese per attrarre investimenti diretti esteri e affermarsi come ponte tra Europa e Africa.
In questa puntata di The Big Question, Angela Barnes, redattrice economica di Euronews, si confronta con Ali Seddiki, direttore generale dell’Agenzia marocchina per lo sviluppo degli investimenti e delle esportazioni (AMDIE), per parlare del ruolo futuro del Paese nell’economia mondiale.
Come può il Marocco sostenere il futuro economico dell’Europa?
Poiché l’Europa è alle prese con le sfide della competitività e l’incertezza sul futuro delle sue relazioni economiche con gli Stati Uniti, è fondamentale che il blocco esplori altre partnership strategiche.
“Quando parliamo con le nostre controparti europee, ci rendiamo conto che le industrie green e compatibili coi criteri ESG sono importanti per gli europei. Anche loro sono in cerca di una maggiore efficienza in termini di costi, di competitività e anche di mercati futuri”, ha dichiarato Sedikki a The Big Question.
“L’Africa è anche il mercato del futuro […] e chiaramente pensiamo che il Marocco faccia parte della soluzione per le aziende europee.”
La Carta degli investimenti del Marocco, introdotta per la prima volta nel 2022, mira a “portare la quota degli investimenti privati a due terzi degli investimenti totali entro il 2035.”
La Carta ha introdotto meccanismi di sostegno agli investimenti, un miglioramento del clima imprenditoriale attraverso la semplificazione delle procedure e della burocrazia, un miglioramento della governance in modo che tutte le regioni possano beneficiarne, incentivi fiscali e tutele legali.
“Si lavora alla creazione di un ambiente adatto agli investitori, meno burocrazia, più efficienza”, ha spiegato Sedikki.
Il Paese ha anche creato un Ministero per gli Investitori e l’AMDIE “per aiutare gli investitori e fornire servizi end-to-end e operiamo come sportello unico per qualsiasi tipo di investitore”, ha aggiunto.
L’industria dell’energia green in Marocco
Il Marocco ha un’industria dell’energia green in crescita, con particolare attenzione all’eolico e al solare.
Il Regno punta a ricavare almeno il 52% dell’elettricità da fonti rinnovabili entro il 2030, ponendosi come leader regionale nella transizione energetica in Africa.
“Il nostro obiettivo è che questo potenziale venga utilizzato per avere un impatto positivo sull’economia marocchina”, ha sottolineato Seddiki.
“Abbiamo una grande popolazione giovane che sta entrando nel mercato del lavoro. È una grande opportunità, ma anche una sfida. Dobbiamo creare posti di lavoro. Ora la strategia è: come possiamo sfruttare le nostre risorse naturali e sostenibili per creare posti di lavoro sostenibili per i nostri giovani che si affacciano sul mercato del lavoro?”
The Big Questionè una serie di Euronews Business in cui incontriamo leader ed esperti del settore per discutere di alcuni dei più importanti argomenti attuali all’ordine del giorno.
Guardate il video qui sopra per vedere la discussione completa con l’Agenzia marocchina per lo sviluppo degli investimenti e delle esportazioni.
Video editor • Nicolas Coquet
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