Secondo la Federazione europea dei produttori di serramenti di facciate continue EuroWindoor le Dichiarazioni Ambientali di Prodotto rese obbligatorie dal nuovo CPR rappresentano, così come sono attualmente, un onere enorme, specie per le PMI. Sollecita, quindi, la Commissione europea a ridurre i relativi oneri burocratici.
Presto i produttori di serramenti dovranno redigere le Dichiarazioni Ambientali di Prodotto (o EPD, dall’acronimo inglese) previste dal nuovo CPR.
Dichiarazioni Ambientali di Prodotto obbligatorie
Infatti, il prossimo Regolamento sui Prodotti da Costruzione (UE) 2024/3110 (CPR) obbliga i produttori a dichiarare la sostenibilità ambientale dei loro prodotti. Le attuali “considerazioni in corso per l’attuazione” richiedono dati per ogni singolo tipo di prodotto da inserire nella Dichiarazione di Prestazione e Conformità (DoPC). Poiché le finestre sono prodotti altamente personalizzati, se si seguisse questa impostazione il 95% delle finestre immesse sul mercato europeo richiederebbe ciascuna una propria DoPC. Il significa creare, evidenzia Eurowindoor, un enorme onere amministrativo che danneggia in particolare le piccole e medie imprese serramentistiche.
Forte carico burocratico
L’attuale proposta della Commissione obbligherebbe le aziende a testare ogni singola variante o a dichiarare i dati di valutazione del ciclo di vita (LCA) basati sulla finestra con le prestazioni peggiori prodotte. Questo approccio sovrastimerebbe il reale impatto ambientale della maggior parte delle finestre, distorcendo la concorrenza tra stabilimenti produttivi e tra materiali. Inoltre, l’effetto così ottenuto sarebbe di distogliere le scarse risorse delle PMI dall’innovazione dirottandole verso gli oneri burocratici.
La soluzione proposta
EuroWindoor esorta la Commissione ad ammettere valori di riferimento basati sulle dimensioni standard delle finestre (EN 17213) e sulle medie ponderate del volume di produzione, come già utilizzato oggi nelle Dichiarazioni Ambientali di Prodotto verificate. Questo metodo è proporzionato, pienamente in linea con la richiesta del Considerando 7 del CPR di non sovraccaricare le PMI. È anche pratico: mantiene gestibili le esigenze di documentazione e i controlli degli organismi notificati, pur essendo affidabile nel fornire dati rappresentativi per i calcoli LCA a livello di edificio e per i prossimi limiti di carbonio previsti dalla direttiva EPBD.
Per consultare la posizione completa, in lingua inglese, di EuroWindoor in merito, clicca qui.
Ennio Braicovich
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