qual è il nuovo modulo e cosa cambia — idealista/news


Il 2025 porta con sé alcune importanti modifiche per l’IMU, ma non sarà difficile affrontarle se si dispone delle giuste informazioni. Tra le novità si segnala il nuovo modulo IMU, semplificato e aggiornato, grazie al quale sarà più semplice redigere e trasmettere la dichiarazione. Per il contribuente è importante sapere cosa cambia e in particolare dove scaricare il modello IMU 2025, quali sono le istruzioni da seguire per compilarlo nel modo giusto e come fare l’IMU da soli. Ecco un approfondimento utile per orientarsi tra le regole della nuova imposta municipale unica.

Come cambia l’IMU nel 2025?

Come ogni anno, il mese di giugno prevede due importanti scadenze per l’IMU: una è quella del 16 giugno, data entro la quale pagare l’acconto, e l’altra è il 30 giugno, termine per la presentazione obbligatoria della dichiarazione IMU. Per il 2025 ci sono alcuni interessanti aggiornamenti che devono conoscere tanto i contribuenti quanto i professionisti del settore. 

Tra i cambiamenti, si può segnalare in primis che, secondo quanto previsto dalla legge di bilancio 2025, viene prorogata al 31 dicembre prossimo l’esenzione dall’imposta per gli immobili distrutti o resi inagibili dai terremoti che hanno colpito Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio negli anni scorsi. 

Una delle novità più rilevanti è contenuta nel decreto del 6 settembre 2024, in base al quale è stata disposta una semplificazione per la gestione delle aliquote IMU, con una riduzione da poco meno di 250.000 a 128. A partire dal 2025 i Comuni dovranno adeguarsi alle nuove direttive e procedere alla delibera di approvazione delle aliquote dell’IMU tramite l’elaborazione del prospetto che diventa obbligatorio e deve essere trasmesso entro il 14 ottobre prossimo ad una piattaforma online predisposta dal MEF. 

Nuovo modulo IMU 2025: com’è fatto

Sulla scia delle nuove disposizioni, è stato introdotto un nuovo modulo IMU, aggiornato per rispecchiare le modifiche normative. La nuova versione dei modelli dichiarativi è stata approvata con il DM del 24 aprile 2024 e, dopo essere stata già adottata nel 2024, deve essere adoperata anche quest’anno: si tratta della dichiarazione IMU/IMPI e della dichiarazione IMU/ENC, per gli enti non commerciali. 

Il modello di dichiarazione IMU 2025 deve essere presentato entro il 30 giugno prossimo solo in caso di variazioni della condizione patrimoniale nel 2024. In pratica, interessa quanti hanno visto una modificazione della situazione comunicata in precedenza, ad esempio acquisto o vendita di un immobile, cambio della destinazione d’uso e attribuzione di esenzioni. 

La dichiarazione IMU si deve altresì presentare quando il Comune non è in possesso delle informazioni che servono per verificare il corretto versamento dell’imposta. Per gli enti non commerciali è previsto l’obbligo di presentazione della dichiarazione per via telematica a prescindere dal fatto che ci siano state o meno modifiche nell’IMU da pagare. 

Dal 2023 è obbligatorio presentare la dichiarazione IMU per i “beni merce” delle imprese edili, che godono di un regime di esenzione. Beneficiano di ciò gli immobili costruiti e destinati alla vendita dalle imprese, a partire dal 1° gennaio 2022, fino alla locazione o al cambio di destinazione. 

Il nuovo modulo IMU 2025 presenta delle sezioni semplificate per dichiarare le variazioni catastali e campi dedicati alle nuove esenzioni e agevolazioni, oltre ad avere una grafica rinnovata, pensata per migliorare la leggibilità e ridurre gli errori di compilazione.

Nuovo modello IMU: istruzioni per la compilazione

Il nuovo modello IMU è accompagnato dalle istruzioni per la compilazione fornite dal MEF e consultabili online. La prima sezione è dedicata al “contribuente” e in essa vanno inseriti i suoi dati personali, inclusi codice fiscale e indirizzo di residenza, mentre il riquadro “dichiarante” andrà compilato solo se quest’ultimo è diverso dal contribuente e quello “contitolari” in caso di dichiarazione congiunta. Si passa poi al “Quadro A”, dove si dovranno inserire i dati dell’immobile: 

  • sezione;
  • foglio;
  • particella;
  • subalterno;
  • indirizzo;
  • categoria catastale;
  • quota di possesso e mesi di detenzione nell’anno.

Il campo 16 e 17 vanno barrati se il contribuente ha rispettivamente acquistato o ceduto il diritto sull’immobile, mentre il campo 19 è da utilizzare per segnalare qualcosa che non è contemplato nei riquadri precedenti, avendo cura poi di fornire una descrizione nel campo 20. 

Nello spazio “Agenzia delle Entrate di…” si indica l’ufficio presso il quale è stato o registrato l’atto o dichiarato il fatto che ha determinato l’acquisto o la perdita della soggettività passiva IMU. Infine, il campo 21 deve essere utilizzato solo per dichiarare l’inizio/termine dell’eventuale esenzione o riduzione dell’imposta. 

Dopo aver compilato il modulo dichiarazione IMU, composto anche da un Quadro B, finalizzato a identificare le piattaforme marine e i manufatti destinati all’esercizio dell’attività di rigassificazione del gas naturale, la presentazione dello stesso potrà avvenire in forma cartacea presso gli uffici del Comune o anche per via telematica. 

Dove scaricare il modello IMU?

Il modello IMU 2025 è scaricabile gratuitamente dal sito ufficiale del Ministero dell’Economia e delle Finanze, dal sito del proprio Comune di residenza, ma lo si trova anche sul portale del Dipartimento delle Finanze.

Sempre online è possibile trovare il modulo dichiarazione IMU editabile, che offre la possibilità di compilarlo direttamente dal proprio dispositivo, sia esso computer o tablet e spesso il nuovo modello di dichiarazione IMU editabile è reperibile anche sui portali dei CAF e dei patronati. 

Come fare l’IMU da soli?

Chi non vuole rivolgersi a un professionista e preferisce procedere in autonomia al calcolo e al pagamento dell’IMU, specie per le situazioni più semplici può farlo seguendo alcuni passaggi. Innanzitutto è importante sapere come si calcola l’IMU 2025, partendo dalla rendita catastale rivalutata del 5% e moltiplicando il valore ottenuto per un coefficiente in base alla categoria catastale. 

In seguito si applica alla base imponibile l’aliquota IMU deliberata dal Comune nel quale si trova l’immobile, si detraggono eventuali agevolazioni e si suddivide il pagamento in due rate, da versare una a giugno a titolo di acconto e l’altra a dicembre come saldo. 

Si compila il modello F24 con i vari dati e si può così procedere al pagamento in vari modi: 

  • online tramite il proprio home banking;
  • tramite PagoPa, se questa opzione è offerta dal Comune;
  • presso una banca;
  • presso un ufficio postale. 

Per semplificarsi la vita ed evitare alcuni passaggi, si può utilizzare gratuitamente il calcolatore di idealista per determinare l’IMU dovuta e scaricare facilmente il modello F24 da utilizzare per il pagamento, online o presso uno sportello fisico di una banca o della posta. 



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