Il Consiglio dei ministri si è riunito giovedì 12 giugno 2025, alle ore 16.13 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giorgia Meloni. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.
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DECRETO FISCALE
Disposizioni urgenti in materia fiscale (decreto-legge)
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia fiscale.
Il testo prevede, tra l’altro, una serie di misure di semplificazione per la determinazione dei redditi di lavoro autonomo, tra le quali la deducibilità delle spese di viaggio, vitto e alloggio, sostenute all’estero anche se effettuate con mezzi non tracciabili. Al pari delle imprese, la deducibilità delle spese di rappresentanza è invece vincolata al pagamento con mezzi tracciabili ovunque, non solo in Italia.
Sempre nell’ambito del reddito di lavoro autonomo, si chiariscono due importanti aspetti legati alla dichiarazione per il periodo d’imposta 2024:
- le plusvalenze derivanti dalla cessione a titolo oneroso di partecipazioni in associazioni e società che esercitano un’attività artistica o professionale, ivi comprese quelle in STP, costituiscono redditi diversi;
- gli interessi e gli altri proventi finanziari percepiti nell’esercizio di arti e professioni costituiscono redditi di capitale e non reddito di lavoro autonomo.
Inoltre, per la determinazione del reddito d’impresa vi sono delle importanti semplificazioni in merito:
- al calcolo della determinazione del riporto delle perdite;
- alla determinazione della maggiore deduzione del costo del lavoro (chi più assume meno paga) eliminando il riferimento alle società collegate;
- al calcolo del regime per le società estere controllate (CFC) sia nell’ambito del calcolo dell’imposta minima nazionale del Pillar 2, sia nell’ambito del regime opzionale per il calcolo della CFC introdotto dalla riforma fiscale.
In ambito IVA, si prevede:
- a seguito della scadenza dell’autorizzazione UE, dal 1° luglio 2025 non sono più soggette allo split payment le operazioni effettuate con le società quotate FTSE-MIB;
- per quanto riguarda lo split payment nell’ambito della logistica, si estende l’ambito applicativo anche al settore del trasporto.
Per il 2025, vengono differiti i termini di versamento del primo acconto 2025 e del saldo 2024 dal 21 luglio 2025 (anziché 30 giugno 2025) e, quindi, 20 agosto 2025 con maggiorazione dell’0,4%, per i soggetti ISA e forfetari.
Infine, per dare seguito alla comfort letter notificata dalla Direzione generale della Concorrenza (COMP) della Commissione europea in cui si è affermato che le misure fiscali del Terzo Settore e per le imprese sociali non sono selettive (ai fini degli aiuti di Stato), si rimuove il riferimento all’autorizzazione da parte della Commissione. Tale regime fiscale troverà applicazione dal 1° gennaio 2026.
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INDUSTRIA
Misure urgenti relative a crisi industriali (decreto-legge)
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti relative a crisi industriali.
Il provvedimento prevede lo stanziamento di 200 milioni di euro in favore di Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria, al fine di garantire la continuità produttiva e mettere in sicurezza gli impianti.
Inoltre, si semplificano le norme in materia di impianti per la produzione del preridotto (o DRI), un modo alternativo ed innovativo di produrre ferro, sviluppato per superare la produzione basata sugli altiforni convenzionali, e quelle sugli investimenti negli stabilimenti di interesse strategico nazionale. In questo ambito, per gli investimenti di valore superiore ai 50 milioni di euro, localizzati all’interno delle aree industriali ex ILVA o nelle aree esterne purché correlati alla funzionalità dello stabilimento, si prevede la possibilità per l’investitore di richiedere e godere della disciplina acceleratoria e di semplificazione relativa ai “programmi di investimento di interesse strategico nazionale” (art. 13 del decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104), che prevede la nomina di un Commissario straordinario di Governo per la tempestiva realizzazione del programma e un procedimento in deroga di autorizzazione unica.
A favore dell’indotto degli stabilimenti di interesse strategico nazionale, si autorizzano, anche per l’anno 2024, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano allo svincolo di quote di avanzo di amministrazione derivanti da trasferimenti statali (in presenza dei requisiti prescritti dalla norma). Le risorse svincolate potranno essere utilizzate ai fini del pagamento dei crediti delle imprese dell’indotto che hanno garantito la continuità aziendale degli impianti di interesse strategico nazionale.
In materia di amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi, si prevede che qualora il Commissario straordinario di tali imprese promuova l’azione di risoluzione per inadempimento dell’acquirente o di annullamento o di accertamento del mancato verificarsi degli effetti traslativi del contratto di vendita dei complessi aziendali, l’acquirente possa cedere il contratto di acquisto di aziende e rami di azienda di grandi imprese in crisi – a certe precise e determinate condizioni – anche in deroga all’obbligo vigente di proseguire per almeno 2 anni le attività imprenditoriali e di mantenere per il medesimo periodo i livelli occupazionali stabiliti all’atto della vendita. Tale cessione potrà avvenire solo in caso di proposta irrevocabile di acquisto con documentata garanzia di subentro in tutti gli obblighi contrattuali e con un corrispettivo non superiore all’80% del prezzo di aggiudicazione.
Inoltre, si esonera, per il 2025 e il 2026, l’impresa operante in un’area di crisi industriale complessa dal pagamento degli oneri aggiuntivi della CIG straordinaria in capo al datore di lavoro. L’esonero non spetta in caso di avvio di una procedura di licenziamento collettivo.
Si interviene anche in favore di imprese appartenenti a gruppi di elevate dimensioni (con numero di dipendenti non inferiore a mille unità), presenti sul territorio nazionale, al fine di gestire esuberi e rilanciare la reindustrializzazione, consentendo l’estensione della cassa integrazione straordinaria ai gruppi di imprese con numero di dipendenti superiore a 1000 (ad oggi definita solo per le imprese, non i gruppi) e fino alla fine del 2027, portando, inoltre, fino al 100% la percentuale di riduzione complessiva dell’orario di lavoro.
Si amplia la disciplina del trattamento straordinario di integrazione salariale per le imprese in crisi prevedendo:
- la possibilità di autorizzare, per il 2025 ed entro il limite di spesa di 20 milioni di euro, previo accordo stipulato in sede governativa, un ulteriore intervento di integrazione salariale straordinaria per massimo 6 mesi (non prorogabili), qualora vi siano concrete possibilità di rapida cessione dell’azienda e di riassorbimento occupazionale;
- la decadenza dal trattamento straordinario di integrazione salariale del lavoratore sospeso in cassa integrazione guadagni straordinaria (per crisi aziendale), in caso di rifiuto di frequenza di un corso di formazione/riqualificazione o di frequenza irregolare o nel caso di rifiuto dell’offerta di un lavoro inquadrato in un livello retributivo non inferiore del 20% rispetto a quello delle mansioni di provenienza.
Sono poi stanziati ulteriori 8 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026, ad integrazione del Fondo sociale per occupazione e formazione, per la misura di sostegno al reddito (pari al trattamento straordinario di integrazione salariale per una durata massima di 12 mesi nell’arco del triennio) prevista in favore dei lavoratori dipendenti, sospesi o impiegati a orario ridotto nelle aziende confiscate o sequestrate alla criminalità organizzata e sottoposte all’amministrazione giudiziaria.
A tutela dei lavoratori del settore della moda, si dispone l’estensione per un massimo di 12 settimane (nel periodo compreso tra il 1° febbraio 2025 e il 31 dicembre 2025) dell’intervento di integrazione salariale riconosciuto dall’INPS ai lavoratori dipendenti di datori di lavoro, anche artigiani, con un numero medio di dipendenti non superiore a 15 nel semestre precedente ed operanti nel settore moda.
Infine, in alternativa all’anticipazione dell’integrazione salariale da parte del datore di lavoro, si consente a quest’ultimo di poter richiedere all’INPS il pagamento diretto ai lavoratori della prestazione, senza dover dimostrare la sussistenza di comprovate difficoltà finanziarie.
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RIFORMA DEI CONTRIBUTI ALLA CULTURA
Proroga del termine per l’esercizio delle deleghe previste dall’articolo 2 della legge 15 luglio 2022, n. 106 (disegno di legge)
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della cultura Alessandro Giuli, ha approvato un disegno di legge che prevede la proroga del termine per l’esercizio delle deleghe previste dall’articolo 2 della legge 15 luglio 2022, n. 106.
Il disegno di legge proroga al 31 dicembre 2026 il termine previsto per l’esercizio delle deleghe legislative finalizzate al riordino delle disposizioni in materia di spettacolo, nonché al riordino e alla revisione degli strumenti di sostegno in favore dei lavoratori del settore e al riconoscimento di nuove tutele in materia di contratti di lavoro e di equo compenso per i lavoratori autonomi, in ragione dell’esigenza di sottoporre le norme allo studio alla più ampia condivisione, sia con le autonomie territoriali interessate, sia con i portatori di interessi specifici nelle materie oggetto della delega, al fine di giungere ad una definizione il più possibile approfondita e partecipata della riforma.
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PROVVEDIMENTI APPROVATI IN ESAME DEFINITIVO
Il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame definitivo, i seguenti atti normativi:
1. Modifiche allo Statuto speciale per il Trentino – Alto Adige/Südtirol (disegno di legge costituzionale) (Ministro per gli affari regionali e le autonomie).
Hanno partecipato all’esame del testo il Presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, e il Presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, appositamente invitati.
Sul testo sono stati acquisiti i pareri della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome, del Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige/Südtirol e dei Consigli delle province autonome di Trento e di Bolzano.
2. Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 2 marzo 2023, n. 19 recante “Attuazione della direttiva (UE) 2019/2121 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 novembre 2019, che modifica la Direttiva (UE) 2017/1132 per quanto riguarda le trasformazioni, le fusioni e le scissioni transfrontaliere” (decreto legislativo) (Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione – Ministro della giustizia).
Il testo tiene conto dei pareri espressi dalle competenti Commissioni parlamentari.
3. Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 23 febbraio 2023, n. 18, di attuazione della direttiva (UE) 2020/2184 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2020, concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano (decreto legislativo) (Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione – Ministro della salute).
Il testo tiene conto dei pareri espressi dalle competenti Commissioni parlamentari e dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano.
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COMPOSIZIONE DEL GOVERNO
Il Presidente Giorgia Meloni ha sentito il Consiglio dei ministri in relazione all’intenzione di proporre al Presidente della Repubblica il conferimento dell’incarico di Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio a Luigi Sbarra, al quale sarà affidata la delega alle politiche per il Sud.
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ACCORDI SINDACALI SUI VIGILI DEL FUOCO
1. Recepimento dell’accordo sindacale per il personale non direttivo e non dirigente del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nonché del relativo schema di decreto del Presidente della Repubblica di recepimento – triennio 2022-2024
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, ha deliberato l’approvazione dell’ipotesi di accordo sindacale per il personale non direttivo e non dirigente del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, triennio 2022-2024, sottoscritta dai Ministri interessati il 20 febbraio 2025.
Sotto il profilo economico, l’accordo prevede, tra l’altro:
- gli incrementi stipendiali, pari a circa 186 € lordi mensili, per un importo medio annuo lordo dipendente pari a euro 78,67 per il 2022, 115,97 per il 2023, 2.311,56 per il 2024, 2.399,42 per il 2025 e 2.413,54 per il 2026 e seguenti;
- l’incremento dell’indennità di rischio del personale che espleta funzioni operative, specialistiche e dei ruoli speciali antincendio (AIB) a esaurimento, a decorrere dal 1° gennaio 2024, del 6,50 per cento rispetto a quella introdotta a regime dall’articolo 22-bis, comma 1, del decreto- legge 9 agosto 2022, n. 115, con un aumento medio pro-capite mensile a regime pari ad euro 45,29;
- l’aumento dell’indennità mensile, per il personale dei ruoli tecnico-professionali e dei ruoli di rappresentanza, a decorrere dal 1° gennaio 2024, del 6,50 per cento rispetto a quella introdotta a regime dall’articolo 22-bis, comma 1, del decreto- legge 9 agosto 2022, n. 115, con un incremento medio pro-capite mensile a regime è pari ad euro 25,94;
- l’incremento delle indennità orarie per turni notturni e turni svolti nei giorni di Capodanno, Pasqua, Festa del Lavoro, Ferragosto, Natale e Santa Barbara;
- l’incremento del Fondo di amministrazione);
- la rideterminazione dell’indennità di trasferta.
Per quanto attiene al profilo normativo, si evidenziano le misure a tutela della genitorialità, con la previsione della possibilità, per il personale interessato, di richiedere l’esonero dal turno notturno o da turni continuativi articolati sulle 24 ore sino al compimento del quattordicesimo anno di età del figlio (per le situazioni monoparentali) e dal servizio notturno (per il dipendente che assista i figli affetti da patologie gravi che richiedano terapie salvavita).
2. Recepimento dell’accordo sindacale per il personale direttivo e dirigente del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nonché del relativo schema di decreto del Presidente della Repubblica di recepimento – triennio 2022-2024
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, ha deliberato l’approvazione dell’ipotesi di accordo sindacale per il personale direttivo e dirigente del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, triennio 2022-2024.
Sotto il profilo economico, l’accordo prevede, tra l’altro:
- gli incrementi stipendiali, pari a circa 254 euro mensili per i 1800 direttivi e a circa 477 euro mensili per i dirigenti, per i quali si è tenuto conto di un tasso di rivalutazione delle retribuzioni pari allo: 0,2% per il 2022, 0,3% per il 2023, 5,9% per il 2024, 6,1% per il 2025, e il 6,1% a decorrere dal 2026;
- l’incremento dell’indennità di rischio del personale direttivo che espleta funzioni operative, specialistiche e dei ruoli speciali antincendio (AIB) a esaurimento, a decorrere dal 1° gennaio 2024, del 6,50 per cento rispetto a quella introdotta a regime dall’articolo 22-bis, comma 1, del decreto-legge 9 agosto 2022, n. 115, con un aumento medio pro-capite mensile a regime pari ad euro 60,68;
- l’aumento dell’indennità mensile, per il personale direttivo dei ruoli tecnico-professionali e dei ruoli di rappresentanza, a decorrere dal 1° gennaio 2024, del 6,50 per cento rispetto a quella introdotta a regime dall’articolo 22-bis, comma 1, del decreto- legge 9 agosto 2022, n. 115, con un incremento medio pro-capite mensile a regime è pari ad euro 31,19;
- l’incremento del Fondo di produttività;
- la rideterminazione dell’indennità di trasferta;
- l’incremento della quota fissa della retribuzione di rischio e di posizione del personale dirigente, a decorrere dal 1° gennaio 2024, del 5,80 per cento rispetto a quella introdotta a regime dall’articolo 22-bis, comma 1, del decreto- legge 9 agosto 2022, n. 115 e, a decorrere dal 31 dicembre 2024 e a valere dal 1° gennaio 2025, del 6,5 per cento rispetto a quella introdotta a regime dall’articolo 22-bis, comma 1, del decreto- legge 9 agosto 2022, n. 115, con un aumento medio pro-capite mensile a regime pari ad euro 129,97;
- l’aumento del Fondo per la retribuzione di rischio e di posizione e per la retribuzione di risultato dei dirigenti di livello non generale e del Fondo per la retribuzione di rischio e di posizione e per la retribuzione di risultato dei dirigenti di livello generale.
Per quanto attiene al profilo normativo, si evidenziano le misure a tutela della genitorialità, con la previsione della possibilità, per il personale interessato, di richiedere l’esonero dal turno notturno o da turni continuativi articolati sulle 24 ore sino al compimento del quattordicesimo anno di età del figlio (per le situazioni monoparentali), e dal servizio notturno (per il dipendente che assista i figli affetti da patologie gravi che richiedano terapie salvavita).
Infine, l’accordo integra l’articolo 32 del d.P.R. 17 giugno 2022, n. 120, con una nuova previsione finalizzata a consentire l’attribuzione del buono pasto al personale direttivo appartenente ai ruoli tecnico-professionali che non ricopre posizioni organizzative e non inserito, anche con funzioni di supporto, nel dispositivo di soccorso, nelle giornate nelle quali detto personale svolge la prestazione lavorativa in modalità agile.
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PARTECIPAZIONE DELL’ITALIA ALL’UNIONE EUROPEA
Il Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione, Tommaso Foti, ha illustrato al Consiglio dei ministri la “Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione Europea per l’anno 2025”, per la successiva presentazione alle Camere, ai sensi dell’articolo 13 della legge 24 dicembre 2012, n. 234.
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INFORMATIVE
Il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha svolto una informativa al Consiglio dei ministri in relazione alla prossima adesione dell’Italia all’Alleanza Nucleare come membro effettivo, superando la veste di semplice osservatore.
Il Ministro ha spiegato che la decisione costituisce un naturale sviluppo con la politica energetica del Governo italiano che, dal suo insediamento, promuove il pieno rispetto del principio della neutralità tecnologica, per perseguire una transizione energetica sostenibile, che assicuri la sicurezza e la resilienza del sistema energetico e garantisca la competitività dell’industria. La strategia nazionale, in maniera trasparente e graduale, promuove una rivalutazione pragmatica del ruolo dell’energia nucleare come fonte di energia decarbonizzata, sicura, affidabile e programmabile.
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STATI DI EMERGENZA
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, ha deliberato la proroga, di dodici mesi, dello stato di emergenza già deliberato in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nel territorio della città metropolitana di Venezia, delle province di Vicenza, Verona, Padova e Treviso, del comune di Badia Polesine, in provincia di Rovigo e nei territori posti su entrambe le sponde dell’Adige, nel tratto a valle di Badia Polesine (RO) fino alla foce, nei giorni dal 15 maggio al 4 giugno 2024.
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NOMINE
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, ha deliberato:
- il conferimento delle funzioni di Direttore generale per gli italiani all’estero e le politiche migratorie alla ministra plenipotenziaria Silvia Limoncini;
- la proroga della permanenza in sede, alla Rappresentanza permanente d’Italia presso le Nazioni Unite a New York (USA), quale Capo della Rappresentanza permanente, con accreditamento presso l’Autorità Internazionale dei Fondi Marini, dell’ambasciatore Maurizio Massari;
- la deroga del periodo minimo di permanenza in sede della consigliera di ambasciata Laura Bottà.
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LEGGI REGIONALI
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha esaminato quattordici leggi regionali e ha quindi deliberato di non impugnare:
- la legge della Regione Lazio n. 4 del 14/04/2025, recante “Variazioni al bilancio di previsione finanziario della regione Lazio 2025-2027. Disposizioni varie”;
- la legge della Regione Abruzzo n. 10 del 17/04/2025, recante “Disposizioni in merito alla costituzione di parte civile della Regione nei processi penali aventi ad oggetto fatti delittuosi ai danni dei soggetti di cui agli articoli 357, 358 e 359 del Codice penale nonché reati contro la pubblica incolumità e contro la pubblica amministrazione commessi ai danni della Regione o di suoi Enti e ulteriori disposizioni”;
- la legge della Regione Puglia n. 4 del 14/04/2025, recante “Misure di promozione in materia di innovazione aperta e intelligenza artificiale e disposizioni varie”;
- la legge della Regione Siciliana n. 19 del 8/04/2025, recante “Disposizioni in materia di noleggio con conducente e trasporto pubblico locale”;
- la legge della Regione Liguria n. 5 del 17/04/2025, recante “Variazione al bilancio di previsione della Regione Liguria per gli anni finanziari 2025-2027”;
- la legge della Regione Marche n. 4 del 17/04/2025, recante “Modifiche alla legge regionale 4 gennaio 2018, n. 1 (Nuove norme per le costruzioni in zone sismiche nella regione Marche)”;
- la legge della Regione Marche n. 5 del 17/04/2025, recante “Istituzione del Comitato per il sostegno del credito e dei servizi bancari e finanziari di base nella regione Marche”;
- la legge della Regione Veneto n. 4 del 22/04/2025, recante “Interventi regionali per la promozione della cultura del cavallo”;
- la legge della Regione Lombardia n. 2 del 22/04/2025, recante “Misure di prevenzione e contrasto delle baby gang e modifiche alla l.r. 1/2017”;
- la legge della Regione Lombardia n. 3 del 22/04/2025, recante “Interventi regionali per la promozione dell’ascolto dei giovani e per il supporto a iniziative educative finalizzate al contrasto del disagio giovanile in particolare nei contesti urbani”;
- la legge della Regione Basilicata n. 21 del 28/04/2025, recante “Legge di stabilità regionale 2025”;
- la legge della Regione Sardegna n. 10 del 29/04/2025, recante “Disposizioni per la riapertura dei termini per l’accertamento della volontà dei territori interessati e differimento del termine per l’elezione degli organi provinciali e delle città metropolitane”;
- la legge della Regione Sardegna n. 11 del 29/04/2025, recante “Modifiche all’articolo 7-bis della legge regionale 18gennaio 2019, n. 5 (Disposizioni per il riconoscimento, la diagnosi e la cura della fibromialgia)”;
- la legge della Regione Puglia n. 5 del 30/04/2025, recante “Modifiche alla legge regionale 28 gennaio 2005, n. 2 (Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale)”.
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Il Consiglio dei ministri è terminato alle ore 17.17.
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