Chi l’avrebbe mai immaginato. In Medio Oriente se le danno di santa ragione e tutto questo sembra non aver scalfito la voglia degli investitori di fare affari.
A due ora dalla campanella Milano cresceva di un robusto +1,03% che la rimetteva in vista di quota 40.000 punti.
Intanto a New York il Nasdaq supera alla apertura un punto e mezzo mentre il Dow Jones un punto percentuale.
Intanto il petrolio ha iniziato la discesa considerando che gli embarghi successivi non hanno prodotto scompensi su quel mercato a causa della guerra Israele – Iran.
E quindi in Italia rimangono invariate le previsioni di crescita. Le banche salivano, Assicurazioni Generali scendeva dello 0,8% a causa della confusione che c’è dalle sue parti.
Erano toniche le posizioni di Telecom (+1,79%), Buzzi (+1,95%) e soprattutto Prysmian (+2,54%) che si mette alle spalle un sacco di contraddizioni e prese di beneficio.
Però la guerra continua.
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