La crescita dell’acquacoltura marina italiana dipende sempre più dalla capacità delle istituzioni di garantire regole chiare, tempi certi e un’efficace pianificazione dello spazio marino. È su queste basi che si articolerà il confronto promosso dall’Associazione Piscicoltori Italiani (API) il 19 giugno ore 10.30 a Roma, nella sede di Confagricoltura, a Palazzo della Valle, in occasione del convegno “Campi Agricoli a Mare – Pianificazione delle AZA e concessioni demaniali marittime per uno sviluppo sostenibile dell’acquacoltura marina”.
L’iniziativa si inserisce nel quadro delle attività di valorizzazione e sviluppo della maricoltura italiana, riconosciuta quale settore strategico per la sicurezza alimentare nazionale.
Le Zone marine Assegnate per l’Acquacoltura (AZA) rappresentano, in questo contesto, uno strumento fondamentale per promuovere lo sviluppo sostenibile del comparto, in linea con gli obiettivi della crescita blu e della transizione verde verso sistemi produttivi climaticamente neutri, sani e rispettosi dell’ambiente.
Interverranno esperti nazionali e internazionali, tecnici, rappresentanti delle Regioni, delle imprese e del mondo scientifico.
L’evento sarà anche occasione per stimolare una riflessione condivisa tra pubblico e privato sull’evoluzione normativa e tecnica necessaria per il pieno riconoscimento dell’acquacoltura marina come uso prioritario e sostenibile del demanio marittimo.
Tra i temi centrali: la pianificazione dello spazio marittimo alla luce della Direttiva 2014/89/UE e del D.Lgs. 201/2016, la sostenibilità ambientale, economica e sociale dell’acquacoltura marina, gli strumenti giuridici e tecnologici per un uso efficiente e integrato del mare, in Italia e nella UE.
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