Crediti d’imposta, contributi a fondo perduto, voucher digitali e formativi, formazione finanziata: sono alcune delle proposte avanzate da Confprofessioni e recepite nel Report finale della consultazione pubblica sulle Linee guida per l’implementazione dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro, promossa dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
L’indagine, che ha coinvolto oltre 100 soggetti tra pubbliche amministrazioni, parti sociali, imprese, PMI, lavoratori autonomi, associazioni di categoria, università, centri di ricerca ed esperti, aveva l’obiettivo di raccogliere osservazioni e suggerimenti da parte di tutti gli stakeholder, per rendere le Linee guida uno strumento aperto, inclusivo e realmente utile alla promozione di un’IA etica, responsabile e centrata sull’essere umano.
Il documento finale offre una sintesi dei contributi raccolti e fornisce spunti chiave per l’evoluzione delle Linee guida. Tra i temi più ricorrenti: l’esigenza di un approccio etico e antropocentrico alla transizione digitale, la coerenza con il quadro normativo europeo e internazionale, e l’inclusione di PMI, lavoratori autonomi e categorie vulnerabili.
Sul fronte degli incentivi per la digitalizzazione degli studi professionali e lo sviluppo delle competenze tech nei liberi professionisti, Confprofessioni ha avanzato proposte concrete: dall’estensione dei crediti d’imposta previsti nei programmi Transizione 4.0 e 5.0, a contributi a fondo perduto per l’acquisto di beni tecnologici, fino a voucher per la formazione digitale dei professionisti e dei loro collaboratori.
Riguardo alla formazione continua, il Ministero ha accolto le indicazioni della Confederazione che sottolineano il ruolo cruciale dei fondi interprofessionali, come Fondoprofessioni, nella riqualificazione delle competenze digitali. In particolare, Confprofessioni propone di incentivare la formazione a distanza accessibile anche fuori dall’orario lavorativo e sviluppare percorsi di adaptive learning e virtual coaching. Ulteriore priorità: supportare le imprese nei processi di upskilling e reskilling, soprattutto per colmare gap generazionali e tecnologici.
Il Ministero del Lavoro ha infine annunciato la preparazione di un documento di approfondimento, con l’obiettivo di definire una strategia evolutiva, rendere le Linee guida pienamente operative e attivare tavoli di lavoro con imprese, associazioni di categoria e stakeholder nazionali e internazionali.
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