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Il nuovo decreto infrastrutture: focus sul ponte sullo Stretto. Ridotti oneri alla imprese


Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sta lavorando a un nuovo decreto legge infrastrutture, un provvedimento articolato in 16 articoli che tocca diversi aspetti chiave della mobilità e delle grandi opere in Italia. Tra i temi centrali, spicca il ponte sullo Stretto di Messina, progetto che da anni anima il dibattito politico e infrastrutturale.

Le novità sul ponte sullo Stretto

La bozza del decreto prevede nuove regole per la gestione economica dei lavori, con misure tese a garantire il controllo dei costi e a evitare sforamenti significativi del budget.

 In particolare prevede:

  •  un limite ai costi aggiuntivi: gli incrementi per i servizi accessori alla costruzione del ponte potranno essere aumentati solo fino al 50%, come previsto dalle normative europee. Oltre questo limite, sarà necessario avviare una nuova procedura di gara;
  • ruolo della società Stretto di Messina: l’azienda incaricata della realizzazione del ponte sarà iscritta nell’elenco dell’Anac delle stazioni appaltanti, acquisendo la possibilità di bandire gare pubbliche direttamente, senza dover passare da altri soggetti;
  • garanzie finanziarie ridotte: per le grandi opere superiori ai 2 miliardi di euro, il decreto prevede una riduzione della percentuale minima di indennizzo, che dalla soglia minima del 20% del valore dell’opera potrà essere abbassata fino al 3%, in linea con i principi di proporzionalità. In pratica, l’onere delle garanzie richieste alle imprese si alleggerisce per questo progetto strategico e, così, agevolando l’avvio dei lavori dati i costi finanziari a carico del concessionario.

Negli obiettivi di governo, il ponte sullo Stretto rappresenta un’opera strategica per il completamento delle reti transeuropee di trasporto e si inserisce nel tracciato del Corridoio multimodale Scandinavo-Mediterraneo.

Il decreto infrastrutture, ancora in fase di revisione, potrebbe subire modifiche prima della sua approvazione definitiva, ma le misure proposte indicano una chiara volontà di accelerare i lavori e garantire maggiore trasparenza nella gestione economica del progetto.



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