Giandomenico Santamaria, AI opportunit o prigione per le imprese


Roma, 13 Mag. – L’intelligenza artificiale (AI) sta rapidamente diventando una componente essenziale nelle aziende di tutto il mondo, ma non senza sollevare preoccupazioni significative. Secondo Giandomenico Santamaria, esperto del settore ed autore del libro best seller su Amazon con pi di 3.000 copie vendute intitilato Apocalypse AI: Il Metodo Testato da 100+ Aziende Per Automatizzare E Integrare L’AI In Soli 3 Step , spiega come l’adozione indiscriminata dell’AI pu trasformarsi in un’arma a doppio taglio per gli imprenditori. “L’AI non risolve magicamente i problemi aziendali,” afferma Santamaria, “anzi, pu amplificare le inefficienze esistenti se non viene implementata correttamente.”

Attualmente, il 41% delle aziende utilizza l’AI nei processi di gestione delle risorse umane, con una previsione di crescita al 70% entro il 2025. Tuttavia, Santamaria avverte che l’AI velocizza ci che gi funziona e distrugge ci che gi debole sotto l’aspetto organizzativo e non solo. “Molti imprenditori si lanciano nell’adozione dell’AI senza una chiara comprensione di dove e come dovrebbe essere applicata,” continua Santamaria.

Un mito comune che l’AI sia semplicemente rappresentata da strumenti come ChatGPT, ma Santamaria sottolinea che questa non l’AI dell’imprenditore. “Questa percezione errata pu togliere tempo invece di darlo,” spiega. La vera AI, secondo Santamaria, quella che ha definito ‘AI replicativa’, un concetto che propone nel suo libro uscito a febbraio 2025. Questo protocollo progettato per aiutare le aziende a identificare le aree in cui l’AI pu effettivamente migliorare la produttivit e ridurre i costi. “Non si tratta solo di inserire un agente AI e sperare per il meglio,” spiega Santamaria, “ma di mappare l’azienda per capire se e dove l’AI pu essere utile.”

Le statistiche mostrano che il 78% delle imprese utilizza l’AI in almeno una funzione aziendale, ma Santamaria sottolinea che l’adozione deve essere strategica. “L’AI non la panacea per tutti i mali aziendali,” dice, “e pu portare a una falsa sicurezza che danneggia i processi aziendali piuttosto che migliorarli.”

Guardando al futuro, il 62% delle aziende prevede di aumentare gli investimenti in AI entro il 2025. Tuttavia, Santamaria avverte che senza una guida esperta, questi investimenti potrebbero non portare i risultati sperati. “Il rischio che l’AI diventi un peso piuttosto che un vantaggio competitivo,” conclude.

Le prospettive future nel mercato dell’AI sono promettenti, con un aumento delle possibilit lavorative per esperti in AI e consulenti aziendali. Tuttavia, essenziale che le aziende adottino un approccio ponderato e informato per evitare di cadere nella trappola dell’analfabetizzazione imprenditoriale dovuta all’AI.



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